ACCOGLIERE LA VITA: NASCERE CON L'OSTETRICA

- dal parto in casa al parto in ospedale

- come ridurre il dolore del travaglio senza farmaci e quale miracoloso ruolo possono giocare tatto e massaggio

- cosa realmente accade durante il travaglio

martedì 28 agosto 2012


 
COMUNICATO STAMPA DEL 28/08/2012
 
Il 4 e il 5 settembre Ina May Gaskin per un convegno a Savona

Metterà  a disposizione dei partecipanti e delle mamme presenti la sua

singolare esperienza di ostetrica

Il 4 e il 5 Settembre si terrà al Priamàr di Savona il Convegno “Nascere con l’ostetrica”, organizzato dalla S.C. Ostetricia e ginecologia del S.Paolo, diretta dal Dott. Salvatore Garzarelli.

Nel programma dell’evento, spicca la presenza di un nome importante: Ina May Gaskin, colei che è stata definita la “più grande ostetrica del mondo” e la madre della moderna arte ostetrica negli Stati Uniti. E’ l’autrice del famoso “Spiritual Midwifery”, il libro che diede inizio al movimento delle levatrici negli Stati Uniti

Ha fondato negli anna Settanta il centro nascita “The farm” a Summertown dove lavora tutt’ora ed è l’unica levatrice a cui sia stato dato il nome di una manovra, la manovra Gaskin appunto, che aiuta i medici a risolvere una complicanza del parto chiamata "distocia di spalla." 

La sua seconda pubblicazione “Ina May’s Guide To Childbirth” la maggior fonte di informazione e il più importante libro mai scritto riguardo alla nascita. 


La Gaskin sarà quindi la protagonista assoluta dell’evento e metterà le conoscenze acquisite in tanti anni di attività a disposizione dei partecipanti al convegno, ma non solo: il programma della prima giornata prevede anche uno spazio dedicato alla cittadinanza, che darà l’occasione alle donne e alle mamme presenti in sala di parlare e confrontarsi con la famosa esperta statunitense sulla tematica della gravidanza del travaglio e del parto.


Quale migliore presenza dunque per un Convegno che intende rivalutare e riqualificare il ruolo dell'ostetrica nell’ottica di promuovere la naturalità del parto e diminuire il numero dei cesarei?


Il Congresso ha già suscitato l’interesse di importanti testate giornalistiche femminili e di settore (tra le quali Donna moderna), ma la sua eco, oltre a sentirsi a livello nazionale, giungerà anche oltre Oceano: mercoledì 5 settembre è prevista, infatti, una videoconferenza con gli Stati Uniti per consentire ad alcuni colleghi e professionisti americani di collegarsi con Savona e dialogare in tempo reale con la Gaskin.



Per maggiori informazioni:

visita il sito http://www.bluevents.it/


visita il sito: http://www.inamay.com/

lunedì 27 agosto 2012


 
La gravidanza e il puerperio sono momenti estremamente importanti nella vita di una donna. In queste fasi di vita si verifica la soddisfazione di un istinto primario, si assiste alla realizzazione della femminilità e all’affermarsi di un destino atteso fino dall’infanzia. In concomitanza alla nascita del bambino la donna dovrà affrontare numerosi cambiamenti a livello psicologico come: la riorganizzazione della propria personalità in funzione della rielaborazione del rapporto con le proprie figure genitoriali (soprattutto la madre), l’acquisizione del ruolo materno, l’emergere di rappresentazioni mentali contraddittorie legate al bambino e a lei stessa,  l’attivazione del sistema di accudimento.

Particolari condizioni di rischio (psicologico, psicosociale, ostetrico-ginecologico) possono in alcuni casi interferire su questi processi provocando lo sviluppo dei quadri psicologici della perinatalità. Da stati di sofferenza esistenziale e transitoria, fino a vere e proprie sindromi psicologiche, le psicopatologie che si possono sviluppare nel puerperio sono suddivise solitamente in: Maternity Blues (incidenza dal 30% all’80%), Disturbo da Stress Post-Traumatico Postnatale (2-3%), Depressione Post-Partum (13%) e Psicosi Puerperale (1-2 casi su 1000).

Negli ultimi anni numerosi autori stanno dimostrando come uno stato di malessere psicologico nella puerpera possa influenzare negativamente la relazione madre-bambino con una possibile ricaduta sullo sviluppo psico-affettivo del bambino stesso. Le osservazioni delle interazioni madre-bambino evidenziano come le madri depresse non siano emotivamente disponibili nei confronti dei loro bambini, non riescano a “rispecchiare” il comportamento del neonato e a “sintonizzarsi” con lui, il loro gioco appare sporadico, interrotto e caratterizzato da un basso tono emotivo.

Altre ricerche, protratte fino all’età adolescenziale e adulta di figli di madri che hanno sofferto di Depressione Post-Partum, hanno evidenziato un aumento dell’incidenza di sindromi ansiose e depressive anche di tre volte maggiori rispetto ai gruppi di controllo.

In quest’ottica nel febbraio 2008 si è costituita un’equipe congiunta formata da personale territoriale e ospedaliero del Dipartimento Materno Infantile e del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL 2 Savonese, che ha partecipato al progetto ministeriale “Sostegno alla genitorialità a rischio e prevenzione del disadattamento infantile”, promosso e coordinato dal Prof. Ammaniti dell’Università la Sapienza di Roma. Grazie alla partecipazione a questo progetto di ricerca si è potuto mettere in atto uno screening preventivo e un intervento di rete interdipartimentale con livelli differenziati a seconda delle problematiche della donna e con il coinvolgimento di diverse figure professionali.

In questa ricerca è stata fondamentale la figura professionale delle ostetriche le quali hanno effettuato il reclutamento e la somministrazione dell’Intervista sulla Gravidanza: grazie alla loro  notevole esperienza sul campo e alle loro ottime capacità empatiche tutte le donne contattate hanno partecipato al progetto di ricerca (166 su 166).

La ricerca “Sostegno alla genitorialità a rischio e prevenzione del disadattamento infantile” si è svolta presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia l’Ospedale San Paolo di Savona diretto dal Prof. Garzarelli e il reclutamento è stato effettuato durante la gravidanza. I risultati della ricerca hanno evidenziato un campione così distribuito: l’8,4% delle donne presentava un rischio di sintomatologia depressiva, il 13,3% presentava uno o più fattori di rischio psicosociale e le gestanti con un rischio doppio (psicosociale e depressivo) erano il 3,6%.

La bassa incidenza di rischio depressivo e psicosociale individuato nel campione di studio probabilmente è dipesa: da un lato dal fatto che il campione reclutato provenisse in gran parte dalla zona cittadina e avesse per la maggior parte un buon livello di istruzione e socio-economico e dall’altro dalla presenza di una rete di sostegno alla genitorialità, consolidata negli anni nei servizi sociali e sanitari che intervengono sulla gravidanza, sul puerperio e sulla tutela dei minori.

Partendo dai risultati di questa ricerca del 2008/2009 e dalla nascita di un sistema di rete interdipartimentale formato da differenti figure professionali, a partire dal mese di Settembre 2012 inizierà il nuovo progetto di ricerca per la prevenzione delle psicopatologie della perinatalità “Sostegno e tutela alla maternità. Un progetto longitudinale”. Il nuovo progetto di ricerca vedrà la collaborazione del Dipartimento Materno Infantile, del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, del Dipartimento di Cure Primarie della ASL 2 Savonese e dell’Università degli Studi Milano-Bicocca. La “Fondazione A. De Mari” contribuisce finanziariamente alla realizzazione del progetto

Il nuovo progetto di ricerca prevede l’accompagnamento del campione individuato di donne dalla gravidanza al compimento del primo anno di vita del bambino. Saranno effettuati quattro differenti incontri con le future/neo madri: durante il terzo trimestre di gravidanza, al terzo mese di puerperio, al nono mese di puerperio e al quattordicesimo. Durante questi incontri saranno somministrati alcuni test e interviste e saranno effettuate delle videoregistrazioni di interazioni libere di gioco della madre con il suo bambino.

Il progetto di ricerca prevede la partecipazione di differenti figure professionali come: psicologi, psichiatri, ginecologi, pediatri e ostetriche. Anche in questo caso la figura dell’ostetrica ricopre un ruolo fondamentale, soprattutto nel reclutamento del campione di ricerca, che sarà effettuato in tutta la provincia di Savona, nei reparti di Ostetricia e Ginecologia e nei Consultori. Le ostetriche, individuate le donne disponibili a partecipare al progetto, effettueranno un’accurata intervista anamnestica per individuare il rischio psico-sociale. Successivamente nel post-partum, le interviste e le videoregistrazioni saranno compiute da un team di psicologi composto dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze e dal Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi Milano-Bicocca. Quest’ultima si occuperà particolarmente dell’analisi dei dati e della decodifica dei video.

La ricerca “Sostegno e tutela alla maternità. Un progetto longitudinale”, grazie alla sua metodologia si pone l’obiettivo di valutare: la continuità dello stato depressivo della donna dalla gravidanza al puerperio, l’incidenza e l’influenza dell’ansia in gravidanza su possibili psicopatologie nel puerperio fra cui la depressione post-partum, i fattori di rischio e di protezione che maggiormente incidono sul campione di ricerca, come lo stato psicologico della donna nel primo anno di vita del bambino possa influire sugli stati di interazione e sulla regolazione affettiva madre-bambino considerati lungo tutto il periodo, come i tratti di personalità o disturbi di personalità della donna possano influenzare e caratterizzare l’interazione madre-bambino e i modelli operativi interni dell’attaccamento materni e dell’attaccamento del bambino alla madre nel gruppo di controllo e nel gruppo a rischio.

 

Dott. Antonio Maria Ferro

Medico, Psichiatra, Direttore Scientifico del Centro di Valenza Regionale per i Disturbi dell’Adolescenza e del Comportamento Alimentare di Natura Psichica, Ospedale S. Corona, Pietra Ligure (SV)

martedì 31 luglio 2012

Effects of continuity of care by a primary
midwife (caseload midwifery) on caesarean
section rates in women of low obstetric risk:
the COSMOS randomised controlled trial
HL McLachlan,a,b DA Forster,a,c MA Davey,a,d T Farrell,c L Gold,e MA Biro,f L Albers,g M Flood,a,b
J Oats,d U Waldenstro¨mh
BJOG 25 July 2012
Conclusion In settings with a relatively high baseline caesarean
section rate, caseload midwifery for women at low obstetric
risk in early pregnancy shows promise for reducing caesarean
births.
"Se non avessi avuto figli, avrei probabilmente avuto più soldi e più beni materiali...avrei visitato più posti, avrei dormito di più e avrei avuto più cura di me stessa.
La mia vita sarebbe stata più noiosa e prevedibile.
Ma poichè sono
madre, ho riso più forte e pianto più spesso, ho avuto più preoccupazioni e tanta più fretta.
Ho dormito meno ma in qualche modo mi sono divertita di più.
Il mio cuore ha sofferto di più e ho amato più di quanto avessi potuto immaginare.
Ho dato di più di me stessa ma ho ricavato più senso dalla vita". ♥
(Marianne Neifert)
Pensavo che mi sarei presa cura di te....ed invece non sai quanto l'hai fatto tu con me...quanto hai colmato i vuoti dell'anima, quanto hai dato risposte a tante domande...tu non sai quanto è cambiata la mia vita, quanto finalmente ora ne abbia un senso.

Feffa ♥♥♥

(Se vi va passate anche nel mio blog http://www.unavocedalcuore.com/)
http://www.youtube.com/watch?v=iSOBt1fgt2I&feature=share